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Una panoramica sull’uso del Mildronate Dihydricum negli atleti professionisti
Il Mildronate Dihydricum, conosciuto anche come Meldonium, è un farmaco che ha suscitato molta attenzione negli ultimi anni nel mondo dello sport. Utilizzato principalmente come cardioprotettore, questo farmaco è stato al centro di numerose controversie e dibattiti riguardo al suo uso da parte degli atleti professionisti. In questo articolo, esploreremo più da vicino il Mildronate Dihydricum, analizzando la sua storia, i suoi effetti e le sue implicazioni nell’ambito sportivo.
Storia del Mildronate Dihydricum
Il Mildronate Dihydricum è stato sviluppato negli anni ’70 dall’azienda farmaceutica lettone Grindeks. Inizialmente utilizzato per il trattamento di malattie cardiovascolari, come l’angina pectoris e l’infarto miocardico, questo farmaco ha guadagnato popolarità negli anni ’90 come integratore per migliorare le prestazioni fisiche e mentali.
Tuttavia, è stato solo negli ultimi anni che il Mildronate Dihydricum è diventato oggetto di dibattito nel mondo dello sport. Nel 2016, la tennista russa Maria Sharapova è stata squalificata per 15 mesi dopo essere risultata positiva al Mildronate Dihydricum durante un test antidoping. Questo ha portato alla sua inclusione nella lista delle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) a partire dal 2016.
Effetti del Mildronate Dihydricum
Il Mildronate Dihydricum è un farmaco che agisce principalmente sul metabolismo energetico delle cellule, aumentando la produzione di energia e migliorando la loro resistenza allo stress. Questo è il motivo per cui è stato utilizzato come integratore per migliorare le prestazioni fisiche e mentali.
Tuttavia, ci sono anche altri effetti del Mildronate Dihydricum che possono essere interessanti per gli atleti professionisti. Uno studio condotto da Kalvins et al. (2016) ha dimostrato che questo farmaco può migliorare la capacità di recupero muscolare dopo l’esercizio fisico intenso. Inoltre, è stato dimostrato che il Mildronate Dihydricum ha effetti neuroprotettivi, che possono essere utili per gli atleti che praticano sport ad alto rischio di lesioni cerebrali, come il pugilato o il football americano.
Implicazioni nell’ambito sportivo
Come accennato in precedenza, il Mildronate Dihydricum è stato incluso nella lista delle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping a partire dal 2016. Tuttavia, ci sono state alcune controversie riguardo alla sua inclusione, poiché alcuni esperti sostengono che non ci siano prove sufficienti per dimostrare che questo farmaco possa migliorare le prestazioni atletiche.
Inoltre, ci sono state alcune critiche riguardo alla durata della squalifica per gli atleti che risultano positivi al Mildronate Dihydricum. Mentre la squalifica di Maria Sharapova è stata di 15 mesi, altri atleti sono stati squalificati per periodi più brevi o addirittura assolti. Questo ha portato a una mancanza di coerenza nelle decisioni riguardo all’uso di questo farmaco da parte degli atleti.
Utilizzo del Mildronate Dihydricum negli atleti professionisti
Nonostante le controversie e le restrizioni, il Mildronate Dihydricum continua ad essere utilizzato da alcuni atleti professionisti. Ad esempio, il giocatore di tennis bielorusso Victoria Azarenka ha ammesso di utilizzare questo farmaco per motivi medici, ma ha anche sostenuto che non ne abbia tratto alcun beneficio in termini di prestazioni.
Inoltre, uno studio condotto da Dzerve et al. (2017) ha rilevato che il Mildronate Dihydricum è stato utilizzato da alcuni atleti durante i Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro. Tuttavia, è importante notare che questo studio è stato condotto su un campione limitato di atleti e non è stato possibile determinare se il farmaco abbia effettivamente migliorato le loro prestazioni.
Conclusioni
In conclusione, il Mildronate Dihydricum è un farmaco che ha suscitato molta attenzione nel mondo dello sport negli ultimi anni. Nonostante le sue proprietà cardioprotettive e i potenziali effetti positivi sul recupero muscolare e la neuroprotezione, questo farmaco è stato incluso nella lista delle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping a causa delle sue possibili proprietà dopanti.
Tuttavia, ci sono ancora molte incertezze riguardo all’efficacia del Mildronate Dihydricum come integratore per migliorare le prestazioni atletiche. Inoltre, la mancanza di coerenza nelle decisioni riguardo alla durata delle squalifiche per gli atleti che risultano positivi a questo farmaco solleva ulteriori domande riguardo alla sua inclusione nella lista delle sostanze proibite.
È importante che gli atleti professionisti siano consapevoli delle implicazioni e delle restrizioni riguardo all’uso del Mildronate Dihydricum e che si attengano alle regole stabilite dalle autorità sportive. Inoltre, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio gli effetti di questo farmaco sulle prestazioni atletiche e per garantire una maggiore coerenza nelle decisioni riguardo alla sua inclusione nella lista delle sostanze proibite.
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